Il Comadrismo: essere contemporaneamente l’una la madre dell’altra.

(Un incontro al mese gratuito)

Lo scopo e i benefici sono:

  • Il comadrismo si basa sul rispetto reciproco, l’accoglienza, che implicano l’assoluta mancanza di giudizio e l’accettazione totale nei confronti dell’altra persona.
  • Senso di appartenenza, una delle prime forme di guarigione è l’ascolto, per uscire dall’isolamento, occorre sentirsi accolti senza giudizio e percepire la presenza dell’altro che accoglie la nostra storia con nutrimento.
  • Prendere coscienza che non siamo soli, la condivisione ci permette di  entrare nella consapevolezza  di non essere soli, che esiste qualcuno che ci accoglie e vede la nostra essenza.
  • La nostra storia può essere la storia di molti, e nel raccontarla aiutiamo noi stessi e gli altri, permettiamo anche a loro di aprirsi e sentire il senso dell’appartenenza
  • Poterti dire ” Io sono qui” , sentirtelo dire da più donne e dirlo a più donne, con protezione e delicatezza.
  • Ascolto Attivo e guidato, il che non vuole dire sfogo passivo e vittimistico. E’ fondamentale comprendere che nessuno porta via energia all’ altro, ma l’intento è Nutrimento Attivo e consapevole, questa è responsabilità di ognuno verso sè stessi e verso gli altri.
  • Uscire dal vittimismo passivo ed assumersi la responsabilità delle emozioni che porto nel cerchio nella condivisione cocreatrice.
  • Apertura verso visioni nuove
  • educarci a guardarci allo specchio
  • Esplorare i nostri sentimenti, nutrimento, sorrisi, pianti, canti, balli

Il cerchio rappresenta la perfezione, non ha inizio né fine, è formato da un’unica linea le cui estremità si uniscono per annullarsi l’una nell’altra. Il cerchio è uno spazio in cui tutto è in movimento,  è portatore di unione e protezione

Dagli albori dell’umanità, le persone si sono sedute in cerchio, spesso intorno a un fuoco che fungeva da centro, discutendo i temi importanti delle loro comunità, officiando un rito o semplicemente facendo festa. Con il cuore rivolto al gruppo, le spalle all’esterno, lasciandosi indietro il passato e concentrandosi sul momento presente, ognuno si trovava a uguale distanza dal centro, nessuno era più importante dell’altro.

Le donne ritagliano un tempo della loro vita per stare nell’accoglienza, per condividere o cercare soluzioni a temi personali, per sintonizzarsi con l’energia della natura partecipando a un rituale, per respirare “aria di casa”.

Ogni donna è il riflesso di un grande specchio che il gruppo stesso compone.

La loro parola diventa eredità della saggezza femminile poiché lo spazio del rito apre le porte all’infinito e all’atemporalità. Mentre si depurano i pensieri, si rinnovano i valori, si libera il linguaggio da forme banali, si ripuliscono i sentimenti, si cura il fuoco creativo e si “cucinano” nuove idee e visioni.

Partecipare al cerchio offre una grande ricchezza. Non ci sono gerarchie, solo donne di tutte le età con esperienze diverse, pronte a condividerle. Questo senso di continuità, di camminare in epoche diverse, dà fiducia e restituisce a ogni donna il proprio valore .     Tra le partecipanti al cerchio s’instaura la relazione di comadrismo. Comadre in lingua spagnola significa “essere contemporaneamente l’una la madre dell’altra”. Definisce un rapporto molto stretto fra donne che vegliano l’una sull’altra. Il comadrismo si basa sul rispetto reciproco, l’accoglienza, che implicano l’assoluta mancanza di giudizio e l’accettazione totale nei confronti dell’altra persona.

La dignità personale si esprime quando ci sentiamo meritevoli di  amore, quando valorizziamo il nostro cammino e le nostre esperienze, quando sappiamo tracciare un confine intorno al nostro territorio emotivo e, senza offendere l’altro, sappiamo proteggerlo, quando comunichiamo le nostre esigenze senza mortificare le persone che abbiamo intorno, quando esploriamo i nostri sentimenti senza incolpare l’altro per averci ferite.

Il conflitto tra donne nasce, dal timore  che qualcuno ci porti via qualcosa, di essere abbandonate, non accettate, sbagliate, giudicate…

Nel cerchio ci educhiamo a guardarci allo specchio, a comunicare con gentilezza, a osservarci da punti di vista diversi, a non dover dimostrare nulla a nessuno, neppure a noi stesse. Calma e delicatezza, sorrisi, canti, danza, lacrime salate a volte, allegria e parole fiorite fluiscono con le emozioni, semplicemente scorrono.

Non ci si paragona né ci si confronta perché questo implicherebbe dubitare del proprio valore.

Molte donne, oggi, stanno recuperando integralmente l’amore verso se stesse, per poi essere in grado di insegnare agli uomini ad amare.

Donne alla ricerca dell’equilibrio in tutte le cose, ma soprattutto tra il maschile e il femminile: una dualità capace di dividere il mondo se dimentichiamo che ogni essere umano la incarna dentro di sé.

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